Nuovo decreto Parco Agrisolare per il fotovoltaico nelle imprese agricole

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Giugno 28, 2023

Nuovo decreto Parco Agrisolare per il fotovoltaico nelle imprese agricole

Beneficiari, interventi, massimali e contributi previsti dal Bando Parco Agrisolare

Ci siamo: il nuovo testo per l’attuazione del Parco Agrisolare è stato approvato dalla Commissione Europea e , in tempi ragionevolmente brevi, seguirà la pubblicazione del bando in Gazzetta per le candidature dei progetti.

Finanziato dai fondi del PNRR, il decreto Parco Agrisolare ha lo scopo di promuovere la realizzazione di impianti fotovoltaici e interventi accessori sui tetti degli edifici delle imprese del settore agricolo: l’importo delle risorse stanziate ammonta a circa 1 miliardo di euro, che saranno ripartiti fra imprese della produzione agricola (775 milioni), imprese della trasformazione agricola (150 milioni) e imprese dell’agroindustria (75 milioni)

Vale quindi la pena approfondirne i contenuti: continua a leggere per saperne di più.

Chi sono i soggetti beneficiari del Bando Parco Agrisolare?

Come anticipato, i beneficiari saranno gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria (imprese agroindustriali, cooperative agricole e loro consorzi, etc.).

Quali sono gli interventi ammessi dal Bando Parco Agrisolare?

Unitamente all’installazione d’impianti fotovoltaici con potenza di picco tra 6kW e 1MW sui tetti di fabbricati strumentali alle attività del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale, sono inclusi fra gli interventi ammessi anche l’integrazione di sistemi di accumulo, colonnine di ricarica per mezzi elettrici e servizi di riqualificazione dei tetti, quali rimozione e smaltimento di amianto, isolamento termico e realizzazione di sistemi di aerazione connessi alla sostituzione del tetto.

Inoltre, nel decreto si precisa che è possibile effettuare l’installazione di un impianto fotovoltaico su un tetto diverso da quello su cui si sceglie di operare un servizio di riqualificazione, ed è anche possibile bonificare superfici superiori rispetto a quelle su cui si sceglie d’installare un impianto fotovoltaico: l’importante è che tali coperture siano appartenenti allo stesso fabbricato.

Quali sono i limiti di spesa ammessi dal Bando Parco Agrisolare?

Il limite massimo di spesa sarà fino a 1.500 euro/kWp per i pannelli fotovoltaici e fino a 1.000 euro/kWh per i sistemi di accumulo. Il contributo complessivo corrisposto per i sistemi di accumulo non potrà eccedere i 100mila euro.

In caso siano installate colonnine di ricarica elettrica per i veicoli, potrà essere riconosciuta una spesa fino a un limite massimo ammissibile di 30mila euro.

Infine, per quanto riguarda i servizi di riqualificazione del tetto, non si potranno eccedere i 700 euro/kWp.

Quali sono i contributi previsti dal Bando Parco Agrisolare?

Precisati i massimali di spesa, sono quindi previste diverse percentuali di contributi a fondo perduto:

  • 80% per le aziende della produzione agricola primaria con vincolo di autoconsumo;
  • 30% per gli investimenti delle aziende della produzione agricola primaria senza vincolo di autoconsumo;
  • 80% per le aziende del settore di trasformazione di prodotti agricoli senza vincolo di autoconsumo;
  • 30% per le aziende del settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli senza vincolo di autoconsumo.

Una delle modifiche più importanti del nuovo decreto riguarda proprio il cosiddetto vincolo di autoconsumo, che s’intende soddisfatto solo se la capacità produttiva annua dell’impianto o degli impianti non supera il consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda. Tale vincolo ora riguarda soltanto le aziende agricole di produzione primaria e può essere soddisfatto anche sotto forma di “autoconsumo condiviso”, ovvero se più imprese della stessa categoria si aggregano.

Per le categorie con contributo al 30%, infine, le aliquote di agevolazione possono essere maggiorate di 20 punti percentuali per le piccole imprese, di 10 punti percentuali per le medie imprese di 15 punti percentuali per gli investimenti effettuati in zone svantaggiate.